giovedì 26 gennaio 2017



[link alla pagina dedicata, con i video degli interventi dell'intera manifestazione]

La Vita dentro lo Schermo
Il Cinema tra Tempo e Vivente
2016
Roma, 5/15 dicembre


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La Vita dentro lo Schermo
Il Cinema tra Tempo e Vivente
2015
Bari, 4 e 5 dicembre



materiali di approfondimento










CENTRO STUDI CINEMATOGRAFICI

con il contributo e il patrocinio 
della Direzione Generale Cinema 
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo









LA VITA DENTRO LO SCHERMO 
IL CINEMA TRA TEMPO E VIVENTE
2015


“Il cinema è la vita
con le parti noiose tagliate”
Alfred Hitchcock

Contrariamente alla frase di Hitchcock, il film Boyhood (2014) di Richard Linklater ha fatto riemergere una tendenza che il cinema sperimentale (Anna, 1975, di Alberto Grifi), documentario (I bambini di Golzow di Winfried e Barbara Junge, 1961-2007, o le Up Series di Michael Apted, dal 1964) e finzionale (la coppia Truffaut/Léaud o la trilogia di Paul Dédalus / Arnaud Desplechin, col nuovo capitolo Trois souvenirs de ma jeunesse presentato a Cannes 2015) ha sempre ricercato, oltre i generi e i linguaggi, fin dalle origini con le riflessioni di Henri Bergson e la pratica teorica di Dziga Vertov ("La vita colta sul fatto"): l’abbraccio dichiarato, simbiotico, intimo, esistenziale, organico, con la “vita” dei personaggi e i loro tempi reali, naturali, biologici, ovvero di crescita, sviluppo e trasformazione.
Boyhood ha portato alla ribalta una tendenza che con i nuovi media e i social media assume anche implicazioni filosofiche, sociologiche e morali. Cosi, l’autore americano ha riformulato in modo definitivo un paradigma della modernità nel cinema. Quindi Linklater ha collocato il cinema in una prospettiva diegeticamente esistenziale nonché intermediale, oggetto della Media Education, in sintonia con la mutazione digitale che trasforma la quotidianità in reality e con i processi della rete caratterizzati dalla temporalità interminabile. Boyhood e i film finzionali o sperimentali che precedono, assieme al cinema autobiografico del Diary Film e degli Home Movies, si coniugano con i fenomeni in tv come i reality, nei social media come il lifelogging (tendenza a tenere costantemente tracce digitali della propria esistenza con macchine e dispositivi portabili ed economici) e come le famiglie dei “vloggers”, fino alle pratiche del selfie (forma autoritrattistica degli user-generated media e dei video shared).
Un’altra direzione riguarda la realizzazione nel cinema come nelle arti contemporanee (vedi il “tempo inclinato” di Achille Bonito Oliva nella sua Enciclopedia delle Arti Contemporanee), anche di opere “oltre misura” (le saghe filmiche come Heimat o Harry Potter, le opere teatrali di Jan Fabre, le composizioni musicali di Max Richter, i progetti di Marina Abramovic ecc.), che prolungano, cioè, in molte ore, se non addirittura giorni, mesi e anni, la fruizione, quasi a voler contrastare, con la riproduzione e la riappropriazione del “tempo biologico e organico”, l’alienazione contemporanea, causata dall’accelerazione del tempo secondo le teorie del sociologo tedesco Hartmut Rosa) e dal disembedding dal tempo e dallo spazio, individuato dal sociologo Anthony Giddens per la tarda modernità, come dal mondo “illuminato” ormai 24/7, secondo il libro omonimo di Jonathan Crary. Al contempo, con ricadute sul piano sociopolitico, etnografico, biomedico ed educativo, le scienze sociali e filosofiche s’interrogano sul rapporto conflittuale tra la società digitale e il ”vivente", che si riflette nell’importanza dei temi dell’ecologia e della biodiversità, nell’istituzione di comitati etici fino alla questione stessa della vita (origine ed evoluzione).

Le due giornate di studio realizzate a Bari, presso la Mediateca Regionale Pugliese, hanno proposto una rilettura del cinema contemporaneo in una direzione interdisciplinare, intermediale e formativa: tra storia del cinema, sociologia dei media e media education.



PROGRAMMA

Venerdì 4 dicembre 2015

ore 15.30

La Vita dentro lo Schermo
Il Cinema tra Tempo e Vivente

Seminario introduttivo 
a cura di Massimo Causo e Elio Girlanda





ore 18.00 

La prospettiva dell'Autore:
A proposito di Tsai Ming-liang e Lee Kang-sheng


VdS2015: La prospettiva dell'Autore: Tsai Ming-liang e Lee Chang-sheng from Massimo Causo on Vimeo.



  proiezione del film

Stray Dogs di Tsai Ming-liang





Sabato 5 dicembre 2015

ore 10.00

Tavola Rotonda


modera:
Carlo Tagliabue
(Presidente CSC)

interventi
Elio Girlanda 
(critico cinematografico, Università Uninettuno Roma)
La prospettiva del Tempo





Luigi Abiusi 
(critico cinematografico, Università degli Studi di Bari):
La prospettiva teorica del filmare:
la vita, tra autore, interprete e personaggio





Luca Bandirali 
(critico cinematografico, Università del Salento):
L'essere racconta: appunti per una
onto-drammaturgia del cinema







Anton Giulio Mancino
(critico cinematografico, Università di Macerata):
La prospettiva dell'Autore: 
il caso Bellocchio





Massimo Causo 
(critico cinematografico, Torino Film Festival)
La prospettiva del Vivente
§§§
Conclusioni


_________________________________


ore 17.00

La prospettiva dell'Autore:
incontro con il regista Mario Balsamo

*1*

ore 17.30
Noi non siamo come James Bond
di Mario Balsamo e Guido Gabrielli (It. 2012 74')
segue dibattito con l'autore

ore 20.30  
Mia madre fa l'attrice
di Mario Balsamo (It. 2015 78' anteprima)
segue incontro con l'autore

*2*



mercoledì 25 gennaio 2017




LA VITA DENTRO LO SCHERMO 2016
Il Cinema tra Tempo e Vivente


un progetto del Centro Studi Cinematografici
a cura di Massimo Causo e Elio Girlanda


Roma, 5 - 15 dicembre 2016


Il cinema ha sempre ricercato, oltre i generi e i linguaggi, fin dalle origini e dalla pratica teorica di Dziga Vertov ("La vita colta sul fatto"), l’abbraccio dichiarato, simbiotico, intimo, esistenziale, praticamente organico, con la “vita” dei personaggi, con i loro tempi reali, naturali, biologici, di crescita, di sviluppo e trasformazione.
L'esempio fornito da Richard Linklater con Boyhood ha portato alla ribalta un paio di anni fa una tendenza che con i nuovi media e i social media ha assunto implicazioni filosofiche, sociologiche e morali. Linklater ha infatti riformulato in modo definitivo il paradigma della modernità del cinema, collocandolo in una prospettiva diegeticamente esistenziale nonché intermediale, in sintonia con la mutazione digitale, che trasforma la quotidianità in reality, e con i processi della rete caratterizzati dalla temporalità interminabile.

Con questo progetto biennale, iniziato lo scorso anno a Bari e curato da Massimo Causo e Elio Girlanda, il Centro Studi Cinematografici intende riflettere sulla modernità del cinema che sfiora la vita, anzi “sfora” letteralmente nella vita, passando attraverso le esperienze artistiche ed esistenziali di Registi e Attori, in una contaminazione vicendevole tra il Personaggio, l'Autore e il suo Interprete (professionista o meno esso sia).

Questa seconda fase del progetto, che si è svolta a Roma dal 5 al 15 dicembre 2016, nella sede della Scuola di Cinema “Sentieri Selvaggi”, si è strutturata in tre momenti: nella prima fase ("Vite e Cinema: storie di Registi, Attori e Personaggi”) è stato approfondito il rapporto simbiotico tra alcuni autori che hanno segnato la storia del cinema moderno e gli attori ai quali hanno affidato il loro lavoro: in particolare ci si è soffermati assieme a Grazia Paganelli sulle esperienze di Werner Herzog con Klaus Kinski e Bruno Schleinstein, e assieme a Giuseppe Gariazzo sul rapporto tra Leos Carax e Denis Lavant.
Il secondo momento (“Figure in transito: tra Cinema e Vita”) ha proposto l'incontro con due giovani autori italiani come Pietro Marcello e Michele Vannucci, che sulla relazione di scambio tra messa in scena e eventi reali hanno basato le loro opere.
A chiusura del progetto, infine, si è svolta una Tavola Rotonda che ha affrontato un'ampia riflessione sul tema “La Vita dentro lo Schermo” con gli interventi di studiosi e critici come Roberto Silvestri, Gianluca Arcopinto, Simone Emiliani, Adriano D'Aloia ed Elio Girlanda, moderati da Massimo Causo.

programma

“Vite e Cinema:
storie di Registi e Personaggi”
incontri sugli autori

lunedì 5 dicembre 2016
“Werner, Klaus & Bruno: vite e cinema di Herzog”
incontro con Grazia Paganelli




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martedì 6 dicembre 2016
“Leos & Denis: vite e cinema di Carax”
incontro con Giuseppe Gariazzo



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“Figure in transito:
il Cinema sfora nella Realtà”
incontri con gli autori

martedì 13 dicembre 2016
incontro con 
Michele Vannucci e Matteo Vieille
regista e direttore della fotografia di
"Il più grande sogno"



a seguire proiezione di

Una storia normale di Michele Vannucci (It. 2015 - 15')



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mercoledì 14 dicembre 2016
a seguire proiezione di
Bella e perduta di Pietro Marcello (It. 2015, 87')




[Per motivi tecnici non è stato possibile effettuare
la diretta streaming dell'incontro con Pietro Marcello.

Rimandiamo quindi ad alcune interviste in cui il regista affronta, 
in occasione di altri interventi, gli argomenti trattati nel corso dell'incontro romano]

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giovedì 15 dicembre 2016
“La vita dentro lo schermo”
tavola rotonda

Modera

Massimo Causo

comunicazione

Elio Girlanda
“Contro la velocizzazione e l'alienazione del tempo:
Hartmut Rosa e la 'risonanza'.”

interventi

Roberto Silvestri
“Militanza, testimonianza, resistenza:
transizioni vita/cinema nell'avanguardia che filma”

Gianluca Arcopinto
“Sparring partners: vita da Produttore tra Film e Autore”

Simone Emiliani
“Le physique du rôle: sovrimpressioni tra Star e Personaggio”

Adriano D'Aloia
"Montare il tempo. Estetiche della temporalità
fra esperienza audiovisiva e vita quotidiana"



mercoledì 14 dicembre 2016

incontro con Pietro Marcello


Per motivi tecnici non è stato possibile effettuare 
la diretta streaming dell'incontro con Pietro Marcello. 
Rimandiamo quindi ad alcune interviste in cui il regista affronta, in occasione di altri interventi, gli argomenti trattati nel corso dell'incontro romano.







martedì 24 gennaio 2017



credit


LA VITA DENTRO LO SCHERMO
IL CINEMA TRA TEMPO E VIVENTE

è un progetto biennale

curato da Massimo Causo e Elio Girlanda

per il 










Centro Studi Cinematografici
realizzato con il contributo e il patrocinio 










della Direzione Generale Cinema 
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo



La manifestazione si è svolta a

Bari

presso la Mediateca Regionale Pugliese
dal 4 al 5 dicembre 2015
 


Roma
presso la Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi
dal 5 al 15 dicembre 2016













CENTRO STUDI CINEMATOGRAFICI
Il Centro Studi Cinematografici è una delle nove Associazioni Nazionali del pubblico riconosciute dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nella sua attività quarantennale, il CSC oltre ad animare e coordinare più di duecento circoli aderenti ha orientato il proprio intervento culturale sullo studio del fenomeno-cinema in tutti i suoi aspetti e sulla formazione del pubblico e degli operatori di settore per una educazione critica all'uso dei mass media. Forte di una ampia attività editoriale, il CSC pubblica le riviste “Film – Tutti i film della stagione” e “Il Ragazzo Selvaggio”.

Contatti:
Centro Studi Cinematografici
Via Gregorio VII 6 - 00165 Roma
Tel. 06.6382605
centrostudicinematografici@gmail.com
info@cscinema.org
www.centrostudicinematografici.it

Massimo Causo
massimo.causo@virgilio.it







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